ott 24, 2023

La spinta gentile al riuso di prossimità passa per il digitale: il caso della Bacheca di Junker

 

La vetrina virtuale che promuove il riuso in più di 100 Comuni italiani

Il riuso è un tema centrale nel dibattito intorno alla sostenibilità ambientale. Azione fondamentale per ridurre la produzione di rifiuti, ha acquisito in tempi recenti sempre maggiore popolarità, grazie alla nascita di applicazioni mobile e pagine web che favoriscono la circolazione di oggetti usati e la realizzazione in numerosi territori di Centri del Riuso (più di 150 in tutta Italia, tra iniziative comunali e private). Si stima che, nel solo 2020, circa 23 milioni di italiani abbiano venduto o comprato beni di seconda mano, di cui più del 60% da canali online.[1]

Junker app ha agganciato già da anni questo trend: nel 2020 ha lanciato la Bacheca del Riuso, servizio per i Comuni e le amministrazioni pubbliche territoriali o le multiutility, una vetrina virtuale per i cittadini in cui pubblicare e/o trovare oggetti usati ma ancora in buono stato. La Bacheca si è diffusa rapidamente tra i Comuni Junker, essendo presente ad oggi in oltre 100 Comuni italiani, tra cui Salerno (che raccontiamo in questo video) e si è affermata come strumento ideale per promuovere il Centro del Riuso comunale, come nel caso di Vasto in Abruzzo, una case history che raccontiamo invece in questo video.

Analizziamo gli andamenti

A questo punto abbiamo deciso di analizzare attentamente le nostre bacheche comunali per raccogliere informazioni utili sia a fare una “foto” dell’utilizzo che i cittadini ne fanno, sia a capire se ci sono beni più ambiti rispetto ad altri. L’analisi è stata svolta con la collaborazione di Luca Congiu, ricercatore presso il Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Roma Tor Vergata, che ringraziamo sentitamente.

In questo articolo diamo una sintesi della sua analisi.

Il panorama italiano

La Bacheca del Riuso è al momento disponibile in 110 Comuni che aderiscono a Junker, con una forte presenza nel Centro Italia (Lazio, Umbria e Toscana). Ad oggi si contano più di 48mila accessi nelle varie Bacheche e i post pubblicati sono 832. Di questi, oltre il 40% ha ricevuto richieste di scambio. Il maggior numero di annunci e di richieste provengono dai Comuni di Firenze, Monza, Nuoro, Salerno e Vasto, che non a caso sono anche i centri più popolosi.

Negli ultimi 6 mesi il numero di beni postati in Bacheca è passato da 740 (registrato a maggio) a 832, con un incremento del 12%. Interessante notare come l’attività degli utenti in Bacheca sembra avere un andamento ‘stagionale’: si registrano infatti più accessi nei mesi estivi, con un picco di 3.800 accessi a giugno, mentre l’attività risulta minore nei mesi invernali, in particolare a dicembre (2.900 accessi registrati).

 

Quali sono le categorie più amate?

La probabilità che un bene venga richiesto, e il numero di richieste che un bene riceve, sembrano dipendere in qualche modo dalla ‘categoria’ cui appartiene il bene. I beni per cui si contano il maggior numero di annunci in Bacheca sono: mobili (152 annunci, pari al 18% del totale), giochi e giocattoli (150 annunci, 18%) e oggettistica (146 annunci, 17%), seguiti da accessori per bambini (116 annunci, 14%) e abbigliamento (72 annunci, 8%).

Questi sono anche i beni più richiesti: l’oggettistica vede 86 beni richiesti (59%) e un totale di 149 richieste (media di una richiesta per annuncio); 59 dei mobili postati (39%) ha ricevuto almeno una richiesta, per un totale di 112 richieste (0.7 per annuncio); tra giochi e articoli per bambini, hanno ricevuto almeno una richiesta 93 annunci (il 35%), per un totale di circa 130 richieste (0.5 per annuncio).

I beni meno postati in Bacheca, invece, sono oggetti da collezionismo e curiosità (quadri, vasi, figurine), CD e DVD, strumenti musicali. Nota di merito va agli articoli di bricolage e ai piccoli dispositivi elettronici, che nonostante siano postati in Bacheca meno frequentemente rispetto a beni di altre categorie, risultano però in percentuale i più richiesti: dei 18 articoli di bricolage postati, hanno ricevuto almeno una richiesta il 77% di questi (ossia 13); per i 42 piccoli elettrodomestici, la percentuale è del 66% (quindi 27 di questi hanno almeno una richiesta).

Il Centro del Riuso

L’unico Comune che finora ha attivato Bacheca per il suo Centro del Riuso è Vasto, città abruzzese servita da Pulchra Ambiente. I numeri della Bacheca di Vasto dimostrano come questa sia lo strumento ideale per promuovere il Centro del Riuso comunale e generare un circolo virtuoso sul territorio legato proprio al riuso. Vasto conta infatti 350 annunci in Bacheca contro i 59 di media degli altri cinque Comuni più attivi.

 

 

All’aumentare dei post in Bacheca, inoltre, aumenta la probabilità che un bene riceva richieste: Vasto conta 185 beni con almeno una richiesta (cioè il 52%) e 321 richieste totali, per una media di quasi una richiesta per ciascun bene. Rispetto a tutti i Comuni che aderiscono alla Bacheca del Riuso, si tratta di un aumento di circa 20 punti percentuali sullo share di beni richiesti (dal 33% al 52%) e di circa 12 punti percentuali (da 40% a 52%) rispetto ai cinque Comuni con il maggior numero di post ma senza Centro del Riuso.

È evidente che essere la Bacheca del Centro del Riuso rende più probabile che un oggetto venga postato e successivamente richiesto, favorendo quindi la circolazione di beni usati in buono stato.

In conclusione

I dati derivanti da questa analisi sono incoraggianti: l’interesse da parte dei cittadini per il riuso è innegabile, e se entrano in gioco un Centro del Riuso comunale e magari associazioni locali, il circuito viene ancor di più stimolato ed alimentato.

D’altronde, la transizione ecologica richiede non solo innovazione e un cambiamento radicale del sistema produttivo, ma anche un cambio di mentalità. Il riuso è uno dei pilastri fondamentali dell’economia circolare, ma per tantissime persone rimane più importante possedere qualcosa di nuovo invece che utilizzare qualcosa di usato oppure condividere. Per questo bisogna incentivare strumenti, come la Bacheca del Riuso, che rendono questa pratica sicura e trasparente, facile, veloce, e in un certo senso appealing.

Come già anticipato nell’introduzione, non mancano app mobile o siti web dedicati alla vendita e acquisto di beni usati, ma la Bacheca di Junker si differenzia dagli altri perché è, di fatto, la prima bacheca a disposizione della Pubblica Amministrazione, inserita all’interno di uno strumento come Junker già largamente diffuso e utilizzato, e soprattutto certificato. Una case history di successo da replicare in sempre più Comuni italiani.

Per scoprire tutti i dettagli sul funzionamento di Bacheca, guarda il webinar dedicato:

 

Per saperne di più

Occhio del Riciclone, Rapporto Nazionale sul Riutilizzo, 2021. Reperibile all’indirizzo https://tavolodelriuso.it/wp-content/uploads/2021/07/RAPPORTO-2021-definitivo.pdf

[1] https://www.bva-doxa.com/osservatorio-second-hand-economy-sono-23-milioni-gli-italiani-che-nel-2020-hanno-comprato-o-venduto-oggetti-usati/

 
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